E' stata rinviata a giudizio la signora che ad inizio anno aveva ucciso il cane del figlioletto, un esemplare di Jack Russel, lanciandolo dalla finestra del proprio appartamento nel quartiere tuscolano (Roma). L'Ente Nazionale Protezione Animali si è costituito parte civile nel medesimo procedimento dopo che il giudice ha accolto l'istanza presentata dall'associazione.
L'efferato gesto – ricorda l'Enpa ricostruendo la vicenda – è avvenuto al termine di un violenta lite tra l'imputata ed il figlio minorenne. E' stato lo stesso ragazzo a denunciare la madre al Commissariato di Polizia Tuscolano. Giunti sul posto, gli agenti di polizia, ai quali la signora ha mostrato il corpo del cagnolino, hanno trovato una situazione di degrado, così pesante da rendere necessario l'affidamento dei tre figli della donna ad una struttura di accoglienza.
Se riconosciuta colpevole del reato di uccisione di animali, l'indagata, che deve rispondere anche di omissione di soccorso, rischia una condanna alla reclusione da quattro mesi a due anni.