Pubblichiamo di seguito il testo della lettera che la presidente nazionale dell'Enpa, Carla Rocchi, ha inviato all'ambasciatore di Cipro in Italia per chiedere siano presi provvedimenti contro i dipendenti di un hotel di Cipro che hanno gettato il cane randagio “Billy” in un secchio dell'immondizia e siano garantite cure e assistenza veterinaria al povero animale. Il cagnolino infatti, benché in gravi condizioni, è riuscito miracolosamente a salvarsi grazie all'intervento di alcuni turisti. (9 luglio)
Signor Ambasciatore, Le scrivo, in qualità di Presidente dell’Ente Nazionale Protezione Animali, la più antica associazione animalista presente in Italia, dopo aver appreso la drammatica vicenda accaduta al piccolo Billy che ha commosso l’opinione pubblica ed ha turbato la sensibilità degli animalisti di tutto il mondo.
Il 1° maggio 2004 la Repubblica di Cipro è entrata a far parte dell’Unione Europea optando per una scelta di apertura, confronto e civiltà, propria di chi, attraverso la collaborazione con altri Stati ed altri Popoli, ha l’ambizione di crescere e di contribuire ad un miglioramento universale confrontando i propri positivi valori con quelli degli altri Paesi.
In seguito, il 13 dicembre del 2007 in Portogallo, come Lei ben sa, è stato firmato il Trattato di Lisbona che ha ribadito con maggior vigore la tutela dei diritti fondamentali europei, già sanciti nei precedenti accordi, e, in particolare, ha riconosciuto, con l’istituzione dell’articolo 13, che gli animali, proprio come gli esseri umani, sono dotati della capacità di sensazione e, quindi, capaci di provare dolore.
Una svolta storica che ha permesso anche a cani, gatti, uccelli etc. di vedere riconosciuti i propri diritti. Essi, infatti, in quanto esseri senzienti sono soggetti di diritto e qualsiasi azione di gratuita ed ingiustificata violenza commessa nei loro confronti deve essere considerata reato e perseguita dalla Giustizia.
Mi rivolgo pertanto alla Sua attenzione, Eccellenza, per chiederLe di intercedere presso gli Amministratori locali affinché, attraverso gli addetti corpi di polizia, vigilino sulla tutela di tutti gli esseri viventi e perseguano con sollecitudine gli eventuali responsabili dei reati di maltrattamento degli animali.
In particolare, Le chiedo di informarci sui provvedimenti presi nei confronti degli autori della brutale violenza perpetrata a danno del povero Billy che, Le ricordo, nel caso in cui non fossero intervenuti con tempestività alcuni turisti, sarebbe morto tra atroci sofferenze.
Mi auguro inoltre che vengano presi dei provvedimenti anche nei confronti della Direzione dell'Hotel, che siano chiarite tutte le responsabilità e, soprattutto, che venga fatto il possibile da parte del Suo Governo per garantire quelle cure necessarie a restituire il sorriso ed una nuova vita, priva di violenza, a Billy.
Sono certa che i Ciprioti sapranno voltare pagina e saranno in grado di far dimenticare questa brutta vicenda anche attraverso l’emissione di provvedimenti esemplari a tutela e difesa del benessere degli animali.