MINACCE CONTRO I RANDAGI. L’ENPA DI FIUGGI OFFRE UN RIPARO SICURO A TRE TROVATELLI

Tre cagnolini, randagi per colpa dell'uomo, abbandonati nel territorio di Fiuggi (Frosinone) in periodi diversi, si sono incontrati e da allora hanno stretto una grande amicizia. Il più grande si chiama Newton: dopo aver vissuto per molto tempo in un recinto piccolo e freddo è stato abbandonato dal suo proprietario senza alcuna pietà o rimorso. Il secondo, invece, un brachetto, era stato a lungo sfruttato dai cacciatori; quando i volontari hanno cominciato a prendersi cura di lui lo hanno trovato in uno stato di magrezza estrema che gli impediva perfino di reggersi sulle zampe. Ma la storia più triste è quella del terzo, uno spinoncino. Abbandonato insieme alla mamma, ha dovuto presto separarsi da lei perché un criminale ha investito la cagnetta (c'è una denuncia in corso) uccidendola sul colpo.
 
Accomunati da una vita difficile e da tristi esperienze alle spalle, i tre cani si sono uniti e per circa un anno hanno gironzolato per le strade di Fiuggi, seguiti dagli animalisti della città laziale. Ma con l'arrivo dell'estate e con l'escalation degli avvelenamenti il timore è che Fiuggi, città nella quale la normativa italiana è lettera morta, non sia più un posto sicuro per i tre “trovatelli”. Sembra che qualcuno li abbia addirittura presi di mira. 
 
A fronte di queste minacce, l'Enpa è intervenuta per metterli in salvo, ma la cattura si è rivelata operazione molto complessa perché gli animali, impauriti, non si facevano avvicinare. Almeno fino a quando uno dei volontari non ha avuto una brillante intuizione: mettere il collare a Newton, il più docile, e condurlo lentamente fino ad un terreno recintato di proprietà della presidente dell'Enpa di Fiuggi, nella speranza che gli altri due, considerando Newton alla stregua di un “padre”, lo seguissero. Così è stato, infatti. Ma qualcosa è andato storto perché lo spinoncino si è perso lungo la strada e per due giorni i volontari lo hanno cercato senza trovarlo. Finchè all'improvviso, e contro ogni aspettativa, non hanno sentito un guaito in una zona del terreno dove l'erba è molto alta, e non hanno visto puntare il muso del piccolo spinone, che, dopo avere vagato per due giorni, era finalmente riuscito a ritrovare il suo Newton. 
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