L'ambasciatore della Tunisia in Italia, Naceur Mestiri, ha risposto ad una lettera con cui la presidente nazionale dell'Enpa, Carla Rocchi, denunciava le precarie condizioni in cui erano detenuti alcuni animali, tra cui una vole, del “Mini zoo” di Mahdia, località sulla costa tunisina a Sud della capitale Tunisi. L'ambasciatore della Tunisia, nel raccogliere le preoccupazioni espresse dalla presidente Rocchi, ha reso noto di avere informato le autorità circa la questione segnalata. Naturalmente l'Enpa auspica che tale vicenda possa trovare una soluzione positiva e che la Tunisia entri nel novero dei Paesi che hanno chiuso con la cattività. (4 luglio) Pubblichiamo di seguito il testo della missiva inviata da Rocchi:
Eccellenza, Le scrivo, in qualità di Presidente dell’Ente Nazionale Protezione Animali, la più antica associazione animalista presente in Italia, in seguito a numerose segnalazioni che ci sono state inoltrate sulla condizione di salute di alcuni animali detenuti in strutture di cattività come piccoli zoo presenti in hotel e resorts.
L’Enpa porta avanti in Italia e in collaborazione con altre associazioni animaliste internazionali nel resto del mondo, un’importante battaglia per la chiusura di zoo, acquari ed altre strutture similari che, purtroppo, per gli animali non sono altro che dei veri e propri carceri. Con la sola, ma non piccola differenza, che gli animali rispetto agli uomini non hanno commesso alcun reato per meritarsi una tale punizione.
Per fortuna, oggi il turismo internazionale è sempre più sensibile al modo in cui l’uomo custodisce e si prende cura dell’ambiente in cui vive. La Tunisia è un luogo meraviglioso ricco di storia e caratterizzato da scenari naturali unici ed incontaminati. Ho seguito, tra l’altro, con vivo interesse la fase politica denominata genericamente dai nostri organi di stampa “Primavera Araba” che nel 2011 ha portato nel Suo Paese alla nascita di una democrazia multipartitica. E’ stata una svolta fondamentale, una vera e propria lezione al resto del mondo, che ha confermato la volontà e la maturità di un Popolo, quello Tunisino, di perseguire importanti valori indispensabili ad una evoluzione positiva della civiltà.
Ed è proprio alla luce di queste riflessioni, Eccellenza, che, affinché la sensibilità del Suo Popolo e le ricchezze del Suo Paese siano valorizzate in modo adeguato, occorre che tali qualità si leghino in modo indissolubile anche alla cura e al benessere degli animali.
Un triste e sbagliato insegnamento che l’Occidente ha inseguito per anni è stato quello di considerare gli animali come oggetti da sfruttare commercialmente. A questa fuorviante lezione oggi gli animalisti, che rappresentano la maggioranza della popolazione mondiale, ne contrappongono un’altra, differente, migliore, più bella. Quella che educa alla tutela dei diritti degli animali che, proprio come le persone, sono esseri senzienti. Non solo, ma in una società fortemente antropizzata, sono più deboli dell’uomo e, di conseguenza, hanno bisogno di protezione, tutela e soprattutto di vivere in un ambiente in cui possano essere liberi.
Il motivo per cui mi rivolgo a Lei, Eccellenza, è per chiederLe di farsi portavoce presso le Autorità del Suo Paese di una politica che salvaguardi e tuteli anche il benessere degli animali. Mi preme in particolare segnalarLe la condizione di alcuni esemplari di diverse specie detenuti in un mini-zoo nell’Hotel T
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