Più di 3.600 segnalazioni pubblicate in due anni, oltre 2.000 “trovatelli” dati in adozione con un tempo medio di “attesa” di circa tre settimane. Sono questi i numeri del “rifugio virtuale” gestito dall'Ente Nazionale Protezione Animali attraverso la propria pagina Facebook (https://www.facebook.com/enpaonlus) che proprio in questi giorni ha superato la soglia dei 500 mila “like”; una “struttura digitale” che non ha né fondamenta né pareti, ma che ha dimostrato di saper adempiere al proprio compito con grande efficacia.
«La nostra forza – spiega la presidente nazionale dell'Enpa, Carla Rocchi – è quella di essere riusciti a costruire una comunità affiatata e fortemente motivata, unita dalla profonda sensibilità per gli animali, ma, soprattutto disponibile ad impegnarsi in prima persona per garantire un futuro migliore ai “senza famiglia”. Ed anche quando i membri della community non sono in grado di accogliere un “trovatello”, sono comunque pronti ad attivarsi come moltiplicatori d'informazione promuovendo un efficacissimo passaparola, a partecipare ad una raccolta fondi per aiutare i più bisognosi o a sottoscrivere petizioni in difesa degli animali.»
Insomma, ragionando sempre in termini virtuali, negli ultimi due anni l'Enpa, grazie a queste preziosissime sinergie è riuscita a svuotare completamente, ed a costo zero, l'equivalente di dieci canili di piccole dimensioni. Ma c'è anche un altro dato che dà la misura di quanto la community Facebook dell'Enpa abbia aiutato gli animali: molte di queste adozioni sono “casi del cuore”, vale a dire animali malati o anziani che hanno probabilità minori, se non del tutto nulle, di trovare una famiglia.
«C'è il caso della cagnetta che ha perso l'uso delle zampe e che riesce a muoversi solo con l'ausilio all'uso di un carrello, del cane con la leishmania che ha bisogno di cure continue, del gatto malato che richiede attenzioni costanti – prosegue Rocchi -. Ma ci sono anche tantissimi animali come furetti, conigli, e pappagalli che hanno altrettanto bisogno di aiuto e per i quali riusciamo a trovare una famiglia.»
Tutto questo è reso possibile dal web che ha consentito alla Protezione Animali di connettere in rete e di attivare forti sinergie tra i membri della community, associazioni e realtà spesso molto diverse tra loro. E, naturalmente, dalla straordinaria solidarietà di tutte le persone che si sono fatte carico di uno stallo o di una staffetta. Inoltre, chi decide di adottare un quattro zampe attraverso la pagina Facebook di Enpa, è al riparo da quelle truffe e da quei raggiri che purtroppo negli ultimi tempi sono cresciuti in maniera esponenziale.