CASO DANIZA. L’ENPA CHIEDE UN INCONTRO CON IL MINISTRO E SCRIVE ALLA PROVINCIA DI TRENTO: SI FACCIA CHIAREZZA SULLO STATO DEI CUCCIOLI

La triste vicenda legata all'uccisione di Daniza e alla sopravvivenza dei suoi cuccioli rimasti orfani continua a suscitare vivissima preoccupazione nella Protezione Animali. Per questo, di fronte all'imbarazzante silenzio del Ministero e alle scarse e confuse notizie sui piccoli, l'Enpa ha scritto alla Provincia di Trento e al Corpo Forestale Provinciale avanzando richieste molto chiare. 
 
«Chi, e con quale modalità, sta monitorando i piccoli? Ci sono scienziati esperti che stanno valutando la salute psicofisica degli orsetti? Sono stati prodotti studi, relazioni e documenti tecnico-scientifici al riguardo? Considerando che l'inverno si sta avvicinando inesorabilmente e che la vita dei piccoli è in pericolo, quali accorgimenti si intendono adottare al fine di garantire loro un futuro?», chiede l'Enpa alla Provincia di Trento e al Corpo Forestale dello Stato. Domande, queste, per le quali l'associazione attende una risposta chiara ed inequivocabile, anche per onorare il diritto dei cittadini ad essere informati su tematiche di rilievo pubblico così stringenti.
 
«Al Ministro dell'Ambiente abbiamo chiesto un incontro diretto, senza altre interlocuzioni – prosegue la Protezione Animali -. Riteniamo quantomeno imbarazzante il silenzio della struttura Ministeriale, a partire dalla Direzione Generale per la Protezione della Natura, che è competente su tale materia e che ha il diritto/dovere di intervenire in rappresentanza dello Stato, anche attraverso il Corpo Forestale Nazionale, per assicurare la necessaria tutela ad una specie particolarmente protetta. Con il Ministro vorremmo capire come poter lavorare insieme per garantire ai piccoli una vita libera, senza che qualcuno ceda alla loro cattura finalizzata alla reclusione in strutture quali zoo o bioparchi, o per sfruttarli come attrazione turistica.»
 
Da troppo tempo mancano risposte chiare e certe mentre l'inverno si avvicina: i cuccioli potrebbero non avere risorse sufficienti per superarlo, e questo generale e imbarazzante silenzio istituzionale è molto grave anche nei confronti dei milioni di cittadini italiani che hanno assistito alla condanna a morte di Daniza e che certamente non vorrebbero veder morti anche i suoi cuccioli. 
Facebook
Twitter
LinkedIn