Era rimasto sei giorni sopra un albero lo sfortunato gatto protagonista di questa incredibile vicenda accaduta a Carlentini (Siracusa). Come sono soliti fare i felini, il micio si era arrampicato fino a raggiungere un'altezza di circa dieci metri; a quel punto si è reso conto di non essere più in grado di scendere.
In quella posizione, il gatto è rimasto per ben sei giorni malgrado le continue richieste d'aiuto dei residenti e i disperati lamenti dell'animale. Nodo cruciale il rifiuto del Sindaco ad intervenire secondo le proprie competenze e obblighi, al fine di garantire l'incolumità del gatto, della quale si sono invece occupati i Vigili del Fuoco, sempre ligi al proprio dovere.
La Sezione Provinciale Enpa di Siracusa è stata allertata nella mattinata di ieri (giovadi 18 settembre, ndr) e inviata sul posto la delegata di Augusta, Paola Bonfiglio, ha preso atto di quanto stava succedendo.
«Nei giorni scorsi diversi volontari avevano cercato di trarre in salvo il micio. Il problema era che i Vigili del Fuoco di Lentini non avevano a disposizione un mezzo idoneo per salvare il felino – spiega il Commissario dell'Ena di Siracusa, Cataldo Paradiso -. A quel punto si è pensato di affittare l'automezzo da un privato che chiedeva 250 euro, ma il Sindaco, benché istituzionalmente competente in materia, si è disinteressato delle sorti dell'animale.»
Animale che deve la sua salvezza ad un eccellente gioco di squadra tra l'Enpa catanese ed i Vigili del Fuoco di Catania che, avendo a disposizione l'equipaggiamento necessario al salvataggio, si sono immediatamente attivati per recuperare il micio.
«Sul posto era presente anche il dottor Bruno dell'ASP8 Veterinaria – aggiunge Paradiso – . Fortunatamente abbiamo trovato il gatto in buone condizioni di salute. Ringraziamo di cuore i Vigili del Fuoco i quali non si tirano mai indietro quando c'è da salvare una vita, che si tratti di un uomo o di un animale. Non possiamo dire altrettanto del Sindaco che ha invece mostrato un comportamento omissivo che non esiteremo a segnalare nelle sedi opportune.»
